Emergenza giovanile. UGL: bullismo in Sicilia trend sempre più in crescita
Il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo.
È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo, che ha coinvolto oltre 4.000 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni.
“Palermo continua a registrare casi continui di aggressione – interviene Claudio Marchesini Segretario territoriale responsabile dell’UGL di Palermo – un trend sempre più in crescita, l’appello va alle famiglie a vigilare sempre più, le difficoltà relazionali all’interno del nucleo familiare possono essere anche affrontate da strutture competenti specializzate nel disagio dei giovani in collaborazione con le sezioni speciali delle Forze dell’Ordine e alle scuole ad istruire ed inculcare la cultura della solidarietà”.
“In Sicilia uno studente su quattro è vittima di bullismo – aggiunge Vincenzo Abbrescia Reggente UGL Sicilia – il ministero ha condotto uno studio su un campione di scuole dell’Isola, molti giovani però continuano a non denunciare le vessazioni subite questo è un dato che riteniamo sia molto preoccupante”.
“Palermo continua a registrare casi continui di aggressione – interviene Claudio Marchesini Segretario territoriale responsabile dell’UGL di Palermo – un trend sempre più in crescita, l’appello va alle famiglie a vigilare sempre più, le difficoltà relazionali all’interno del nucleo familiare possono essere anche affrontate da strutture competenti specializzate nel disagio dei giovani in collaborazione con le sezioni speciali delle Forze dell’Ordine e alle scuole ad istruire ed inculcare la cultura della solidarietà”.
“In Sicilia uno studente su quattro è vittima di bullismo – aggiunge Vincenzo Abbrescia Reggente UGL Sicilia – il ministero ha condotto uno studio su un campione di scuole dell’Isola, molti giovani però continuano a non denunciare le vessazioni subite questo è un dato che riteniamo sia molto preoccupante”.