L’UGL scende in campo: “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo” a Palermo il 27 settembre
L’UGL scende in campo dal 27 al 28 settembre: “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo” questo è lo slogan programmato con una mobilitazione nazionale finalizzata ad una finanziaria sociale con una serie di proposte riguardanti l’aumento degli stipendi e delle pensioni, sostegno delle famiglie e lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro. A Palermo l’UGL l’Unione Territoriale del Lavoro del capoluogo regionale sarà in Piazza Castelnuovo di fronte il Teatro Politeama,nel cuore del centro storico, venerdì 27 settembre a partire dalle ore 9,30. “Le condizioni di forte incertezza, che pesano sull’economia e sulle famiglie, molto simili a quelle che hanno accompagnato le ultime manovre finanziarie, impongono prudenza”. Questo è quanto anticipa l’UGL in prossimità delle 2 date di mobilitazione generale di venerdì 27 settembre e sabato 28 settembre in 100 piazza d’Italia”. “La risposta, però, – comunica l’UGL spiegando i motivi della mobilitazione- non può essere quella di attendere passivamente l’evoluzione delle cose, ma deve puntare decisamente al sostegno alle famiglie e ai settori produttivi, valorizzando gli elementi positivi emersi a partire dal 2022, soprattutto in materia di occupazione e di progressivo, seppure ancora parziale, recupero del potere d’acquisto degli stipendi. La mobilitazione della Ugl nasce quindi per dare ancora più forza alle nostre richieste, tutte indirizzate a valorizzare il carattere sociale della prossima Legge di bilancio che il Governo si appresta a varare e che il Parlamento dovrà approvare entro il 31 dicembre. Nessuna richiesta impossibile, ma tutte cose che si possono ottenere con grande senso di responsabilità e, come siamo certi, se il Governo saprà ascoltare chi, come noi, vive ogni giorno la realtà del Paese, in particolare le difficoltà delle periferie e dei territori che hanno perso la loro vocazione produttiva, e dei posti di lavoro. Il 2025 può e deve essere l’anno della svolta definitiva. In questo senso, il prossimo anno rappresenta anche uno snodo decisivo per la realizzazione delle opere e degli interventi contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’occasione più immediata per rendere più efficiente la pubblica amministrazione, per rafforzare la dotazione di infrastrutture sanitarie, sociali e di istruzione, per accompagnare il processo di transizione in alto e per sostenere la competitività dei settori produttivi”.